Sabato 20 settembre la psicologia analitica di Jung incontra la città di Cefalù. In aula consiliare del palazzo di città in piazza duomo, una giornata di studi, inizio ore 9:30.
Il pensiero di Carl Gustav Jung, psichiatra svizzero del secolo scorso, si muove al confine tra visione medico-scientifica e ricerca spirituale. Per Jung la sofferenza psichiatrica altro non era che una manifestazione della condizione di sofferenza interiore alla quale non solo la scienza medica ma anche la valorizzazione della dimensione interiore doveva contribuire per recuperare una condizione di salute generale. Ed è proprio sulla relazione tra spiritualità e sofferenza psicopatologica che il convegno di sabato 20 settembre si concentrerà, al fine di trovare punti di contatto e differenze tra questi aspetti fondamentali del funzionamento psichico.
Il pensiero junghiano a Cefalù è presente già da parecchio tempo, rappresentato da alcuni analisti, cefaludesi di adozione, come Anna Flora Amato, Fulvio Marchese, Alberto Salerno. Quest’ultimo è primario del modulo di psichiatria proprio a Cefalù. Ad intervenire nella giornata anche Franco La Rosa, magnifico rettore dell’università della terza età di Cefalù (AUSER).Saranno presenti anche la professoressa Erika La Cascia, dell’università di Palermo, ed altri eminenti analisti junghiani come Francesca Picone, Giuseppe Buffa, Lia Novembre. A completare il ventaglio dei professionisti coinvolti anche Antonio Alcaro, saggista e neuroscienziato di Roma e la dottoressa Andrea Scheansova dalla Repubblica Ceca.








