Povera Cefalú! Ho pensato e ripensato attentamente, se è la cosa giusta esternare pubblicamente quanto accade sotto i nostri occhi.Mi riferisco, all’attuale area di protezione civile, sita in Via Dietro Castello, oggi parzialmente utilizzata, come discarica/stoccaggio di rifiuti speciali provenienti da altri cantieri, quali: conglomerato bituminoso (asfalto), tubazioni in PVC, ferro e guaina bituminosa in tutto inglobato con materiale detritico di scavo riversato sulla coltre del terreno vegetale.
L’area di cantiere risulta delimitata da paletti in ferro e rete in plastica, senza alcuna indicazione dei lavori né tantomeno di cartellonista ove si evincano la tipologia dei lavori e le figure coinvolte nonché le relative autorizzazioni degli Enti competenti.Nel chiedere chiarimenti e accertamenti, ho riscontrato per l’ennesima volta una carenza di consapevolezza da parte di CHI dovrebbe vigilare, su quello che succede in Città.
Non occorre essere “Sherlock Holmes” per accertarne la provenienza dei rifiuti, ma quello che più mi sconvolge e l’indifferenza o la paura di esporsi.Il mio intento non era per fare “FUDDA” o arrecare volutamente danni o ritardi, ma avere il coraggio di alzare la testa per tutelare il nostro territorio, nel rispetto delle regole, soprattutto in un’area posta a ridosso di una struttura Alberghiera e di Abitazione residenziali.Occorre cambiare metodo, avere rispetto dei cittadini e della Città di Cefalù.Alle autorità competenti la verifica di accertare eventuali irregolarità.
Carmelo Greco,consigliere comunale,”Innoviamo Cefalù”








