– Dal 10 al 12 ottobre, nelle acque del Golfo di Mondello, il Circolo della Vela Sicilia in collaborazione con il Comune di Palermo, ospiterà il Trofeo Nazionale Dinghy 12p Classico – Trofeo Angelo Randazzo, appuntamento dedicato a una delle derive più iconiche della vela.
Il Dinghy 12’ Classico, nato nel 1913 dall’idea dell’inglese George Cockshott, è una barca in legno a vela singola che ha attraversato oltre un secolo di storia, mantenendo intatto il fascino della tradizione e della tecnica marinaresca.
Il programma prevede l’inizio della manifestazione mercoledì 8 ottobre con l’accoglienza dei partecipanti e venerdì 10 ottobre alle ore 10 lo skipper meeting, seguito dal segnale di avviso della prima prova di regata alle 12,30. Le regate proseguiranno sabato 11 e domenica 12 ottobre, con un massimo di sei prove totali su percorsi bolina-poppa. La premiazione si terrà al termine delle prove.
Saranno assegnati premi ai primi tre assoluti e ai vincitori delle categorie Veteran (1913–1975), Vintage (1976–1999), Master (≥65 anni), Supermaster (≥75 anni), Legend (≥80 anni), Lady, Equipaggio doppio, al partecipante più giovane e ad altre categorie selezionate dal Comitato organizzatore.
Il Trofeo Challenge Angelo Randazzo sarà assegnato al primo classificato assoluto.
Il percorso di regata prevede una sequenza tecnica con boe numerate da 1 a 3, da ripetere in più giri, con partenza e arrivo davanti alla sede del Circolo della Vela Sicilia.
«È per noi motivo di grande orgoglio poter ospitare il ritorno del Dinghy Classico a Palermo – afferma il presidente del Circolo della Vela Sicilia, Agostino Randazzo – imbarcazione alla quale siamo legati fin dalla fondazione del Circolo nel 1933. Il Trofeo Angelo Randazzo rappresenta non solo un tributo alla storia della vela, ma anche un segno di continuità e passione che il Circolo della Vela Sicilia porta avanti con convinzione. Accogliere velisti da tutta Italia e dall’estero, in una regata che unisce tradizione e competizione, è il modo migliore per celebrare la nostra identità e il legame profondo con il mare di Mondello».








