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Non si puo’ morire così…a Palermo

Non si fa che parlare di Paolo, sui giornali, ai telegiornali, alla radio, il giovane ragazzo ucciso con un colpo di pistola un sabato sera qualunque nella città di Palermo, dove sempre più spesso accadono cose che non dovrebbero accadere, sangue per le strade di Palermo per motivi futili.

La domanda è : Ma di cosa sono fatti questi giovani? Forse di farina avvelenata, incapaci di vivere, sopravvivono in una giungla di emozioni senza una sana direzione , chiusi dentro il mondo dei social e scatolette parlanti, cellulari e iphone sempre connessi in un mondo irreale dove tutto sembra perfetto , dove devi essere perfetto , ma una perfezione pazza direbbe qualcuno di chi ha una corda pazza dentro il cervello, incapace di pensare, incapace di rallentare le emozioni , incapace di vivere.

“Addumano come cirini” al primo tocco dello zolfo, nessuno pensa alle conseguenze di quell’incendio che di li a poco creeranno, nessun pentimento, nessuna capacità di metacognizione, nessuno pensa .

Dobbiamo trovare chi è il colpevole(già trovato) cosi si dice, in realtà dovremmo domandarci seriamente cosa sta succedendo dentro le famiglie, nelle scuole, intorno a noi, quanto vigiliamo sui nostri figli? Quanto sani sono i comportamenti degli adulti? Nel giro di poco tempo sono morti per strada troppi giovani, cosi non può continuare , la colpa è di tutti, della nostra incapacità ad avere limiti, a saper rivestire bene il ruolo di educatori, siamo diseducati a vivere a tutti i livelli, mischiamo vita privata e vita pubblica cosicche’ vedi un insegnante prima in classe , poi alcuni vedi mischiarsi in ssituazioni poco educative.

Gli assistenti sociali , gli psicologi di strada dove sono? “strada “ intesa come territorio, siamo circondati da palestre, centri del benessere, ma quei sani centri di ritrovo che nacquero anni fa con la 285 illuminata chi se li ricorda? Quelli dove i ragazzi andavano per fare attività sane, non di competizione, musica, teatro, sport, lettura. I genitori li guardano questi figli?.

Questi che combinano guai sono anonimi tra gli anonimi, non perchè non si facciano notare sono anonimi perchè non sono nessuno l’essere nessuno è preoccupante.A ciascuno le proprie riflessioni , se ciascuno non torna a fare quello che deve fare, siamo davvero in pericolo, la colpa è di tutti a tutti i livelli.   

Sabrina Miriana

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