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Sicilia quarta regione più superstiziosa d’Italia: 60 milioni di euro l’anno spesi in consulti

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Tra antiche credenze e curiosità digitali, la Sicilia conserva un posto d’onore nell’Indice di Superstizione Regionale di Casinos.com

La Sicilia si piazza al quarto posto dell’Indice di Superstizione Regionale (ISR) elaborato da Casinos.com in vista del nuovo venerdì 17 di ottobre. Secondo i dati del Report Antiplagio 2025 dell’Osservatorio Antiplagio, l’isola conta circa 1.500 veggenti attivi e una spesa annua di oltre 60 milioni di euro nei consulti in presenza, confermando un legame profondo con la tradizione popolare e con la ricerca della buona sorte.

Le ricerche Google su “malocchio” (76/100)“oroscopo” (76/100) restano tra le più alte d’Italia, segno che la superstizione in Sicilia non è un semplice retaggio culturale, ma una componente viva della quotidianità, che resiste anche nell’era digitale.

In Sicilia la superstizione è quasi un patrimonio immateriale: un rito condiviso che unisce passato e presente”, commenta Daniele Alfieri, analista di Casinos.com. “L’isola continua a rappresentare il lato più autentico e narrativo della fortuna all’italiana: tra un gesto scaramantico e una battuta, la sorte resta sempre protagonista”.

Il podio: Campania, Lazio e Lombardia davanti

A guidare la classifica c’è la Campania (81,9/100), regina indiscussa della superstizione italiana. Segue il Lazio (71,2/100), che combina la tradizione dei consulti con una crescente curiosità digitale, e la Lombardia (68,8/100), cuore economico del Paese ma tutt’altro che immune al fascino del mistero.

La Sicilia, con il suo quarto posto, consolida il ruolo simbolico del Sud, dove il confine tra rito e abitudine si fa sottile: un gesto, un amuleto o una parola restano ancora strumenti per “tenere lontana la sfortuna”, anche nell’epoca dei social e dell’intelligenza artificiale.

Nord più razionale, Sud più istintivo

L’indice mette in luce un’Italia divisa tra razionalità e rito. Il Sud mantiene un legame profondo con la scaramanzia, mentre il Nord mostra un approccio più razionale ma non immune alla scaramanzia.

In coda alla classifica si trovano le regioni alpine e del Nord-Est, con Trentino-Alto Adige (24,9)Valle d’Aosta (34,6), dove la superstizione sembra aver ceduto il passo al pragmatismo.

Metodologia

L’Indice di Superstizione Regionale (ISR) è stato elaborato da Casinos.com incrociando dati provenienti da:

  • Report Antiplagio 2025, per numero di veggenti, guaritori e spesa annua nei consulti in presenza (peso 30%)

     
  • Google Trends (ultimi 5 anni) per le ricerche su:
    • oroscopo” (20%)

       
    • malocchio” (20%)

       
    • portafortuna” (15%)

       
    • venerdì 17” (15%)

Tutti i valori sono stati normalizzati su scala 0–100 e combinati per ottenere uno score unico per ciascuna regione.