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Parco Madonie. Contenimento daini e suidi selvatici nell’ultimo anno

Ente Parco delle Madonie per contenimento di daini e suidi selvatici nell’ultimo anno
Sono numeri, seppur parziali sulla proiezione annuale, che confermano la validità delle strategie attuate dall’Ente Parco delle Madonie, quelli relativi alle operazioni di contenimento di daini e suidi selvatici nell’ultimo anno.Nel 2025, ad oggi, complessivamente sono stati 797 i daini rimossi, in circa 50 uscite sul territorio. Solo tra settembre ed ottobre, in 13 uscite, sono stati rimossi 282 capi: ciò significa che nell’ultimo
bimestre sono stati raccolti circa un terzo dei capi di un anno. Anche l’analisi del progressivo annuale conferma i risultati: nel 2022 i daini prelevati erano stati 434, nel 2023 ben 623, nel 2024 erano 634, e sono 797 appunto nel corrente anno. Dall’anno di inizio delle operazioni nel 2022, ad oggi, quindi, statisticamente circa il 60 per cento in più.


Come noto, in ottemperanza ai dispositivi di legge, in linea con i Piani di controllo di daini e cinghiali selvatici previsti dalla normativa nazionale e regionale, l’Ente Parco ha varato specifici protocolli per arginare l’eccessiva presenza di queste specie sul territorio, la cui
proliferazione sta mettendo a rischio la biodiversità stessa del Parco naturale e arrecando disagi anche a colture e popolazione. I dati relativi al contenimento dei daini fanno il paio con quelli relativi anche ai suidi, ben 164 quelli catturati negli appositi chiusini nel 2025, e poi destinati ai carnai o all’autoconsumo Le operazioni di prelievo sono state eseguite nell’ambito del Piano di controllo approvato dalle autorità competenti, in piena conformità con le disposizioni normative vigenti e con gli obiettivi di gestione faunistico-ambientale, volti a garantire la conservazione degli habitat naturali di particolare sensibilità ecologica.


Le operazioni proseguiranno anche nei prossimi mesi, e saranno intensificate anche grazie all’impiego dei nuovi 155 selecontrollori appena scelti tramite bando, e per i quali sono in corso di definizione le procedure di avvio dei corsi di formazione.Sono una decina, poi, i soggetti privati (operatori economici, privati e attività commerciali) che si sono iscritti alla lista speciale (qui l’avviso pubblico https://www.parcodellemadonie.it/costituzione-long-list-per-la-cessione-di-ungulati-selvatici-cinghiali-e-daini/) che li autorizza ad ottenere a prezzo calmierato le carni provenienti dal Centro di Raccolta di Petralia, l’hub inaugurato ad agosto 2024 dall’Ente Parco e dove finiscono i capi di daini e suidi provenienti dalle operazioni di contenimento.


“La statistica supporta la validità dell’operato”, spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone. “La rigorosa applicazione della normativa, la collaborazione degli Enti coinvolti e lo sforzo profuso stanno portando risultati, e questo ci
incoraggia. Occorre un ulteriore sforzo per tracciare la via futura alla gestione della problematica, considerando anche le opportune strategie in corso di definizione”, conclude Caltagirone. Infine, è stato convocato per mercoledì 5 novembre un tavolo tecnico
interistituzionale incaricato di attuare i protocolli specifici per garantire una futura gestione ottimale dei capi derivanti dal controllo. Proseguendo nella gestione delle operazioni di selezione, infatti, dovranno essere valutate le eventuali possibilità di utilizzo dei capi
raccolti e aprire, eventuali nuovi scenari per una gestione ottimale dei capi.

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