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Il Liceo Scientifico di Campofelice di Roccella contro la violenza di genere

In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, le classi quarte e quinte del Liceo Scientifico di Campofelice di Roccella giorno 7 novembre hanno partecipato ad un incontro di grande valore civile e formativo, dal titolo “Violenza di genere e mascolinità”, organizzato in collaborazione con l’associazione “Noi Uomini a Palermo”.

All’evento ha preso parte anche la dirigente scolastica dell’Istituto “Jacopo del Duca – Diego Bianca Amato”, prof.ssa Antonella Cancila, la quale ha espresso il proprio apprezzamento per un’iniziativa che invita gli studenti a riflettere in modo consapevole su un tema di grande attualità e complessità.

L’associazione “Noi Uomini a Palermo” nasce nel 2015 dall’iniziativa di un gruppo di uomini che ha scelto di confrontarsi, in chiave autocritica e propositiva, sulla crescente emergenza della violenza maschile contro le donne. Il gruppo trae ispirazione da esperienze analoghe maturate in Italia e nel mondo, ma si distingue per due tratti peculiari: la ricerca di nuove modalità di analisi, realizzata con il contributo indispensabile dei giovani, e l’attenzione al contesto culturale meridionale, all’interno del quale si manifestano specificità e dinamiche proprie.

Alla base del progetto vi è un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: la violenza sulle donne è una questione maschile, prima ancora che femminile. Essa può manifestarsi in molte forme — psicologica, verbale, economica, sessuale o fisica — ma in ogni caso è espressione di arretratezza culturale e fragilità interiore di chi la esercita.

Dal 2015 “Noi Uomini a Palermo” ha esteso la propria attività anche alle scuole secondarie, ritenendo fondamentale il dialogo con le nuove generazioni. Uno degli strumenti principali utilizzati negli interventi educativi è la campagna “Riconoscersi Uomini – Liberarsi dalla Violenza”, promossa dall’associazione Maschile Plurale. Questa campagna punta a cambiare la narrazione mediatica tradizionale, che spesso concentra l’attenzione sulle donne vittime, tralasciando di nominare e responsabilizzare gli uomini. L’obiettivo è invece quello di coinvolgere direttamente i maschi, proponendo modelli positivi di comportamento e relazioni rispettose da vivere ogni giorno.

L’incontro del 7 novembre è stato quindi un momento di confronto autentico tra studenti e rappresentanti dell’associazione, un’occasione per riflettere sui propri ruoli, sui linguaggi e sulle relazioni di genere in modo critico e consapevole. Attraverso il dialogo, l’ascolto e l’autocritica, il messaggio trasmesso è chiaro: riconoscersi uomini significa liberarsi da modelli violenti e costruire, insieme, una società più giusta, equa e rispettosa.

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