Settimana straordinaria di mobilitazione indetta dallo Spi Cgil sui temi della sanità, del fisco, delle pensioni, in vista dello sciopero generale del 12 dicembre contro la politica economica del governo Meloni. Il calendario delle iniziative, sotto il titolo “La lotta non ha età”, prevede volantinaggi, assemblee pubbliche e sit-in.
In corso dal 17 al 21 novembre in 500 piazze italiane, la mobilitazione è il mezzo per contrastare una manovra che va “contro i più deboli”. In provincia di Palermo, ieri il primo volantinaggio a Cefalù, oggi alle 16.30 si terrà un’assemblea sulla sanità presso la Camera del Lavoro di Partinico. Sul tema specifico del diritto alla sanità pubblica venerdì 21 si terrà un presidio davanti all’Ospedale Civico di Palermo, dalle 10 alle 12. E sempre nella stessa giornata si terranno anche un presidio sulla sanità a Petralia Sottana, davanti all’ospedale Madonna SS Dell’Alto, dalle 9 alle 10, e un volantinaggio al mercatino di Termini Imerese, dalle 10 alle 12.
“Rivendichiamo aumenti delle pensioni in linea con il reale costo della vita, l’ampliamento della 14ª mensilità e un sistema fiscale più giusto. I pensionati pagano più tasse rispetto agli altri cittadini – dichiara il segretario generale Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo – A fronte di un’inflazione altissima, i pensionati hanno aumenti poco dignitosi, offensivi: quest’anno si parla di un aumento di meno di 3 euro al mese, l’anno scorso era meno di 2 euro. Dalle ultime due finanziarie ad ora, la mancata rivalutazione delle pensioni è costata 60 miliardi di euro”.
“La sanità è l’altro tema centrale che tocca pensionati e anziani – aggiunge Ceraulo – A Palermo abbiamo scelto l’ospedale Civico come luogo simbolo. Sappiamo quanto nella nostra realtà il diritto alla salute dei cittadini sia negato: la sanità è agibile solo a chi ha le possibilità economiche per potersi curare. Chi si rivolge al pubblico deve aspettare mesi se non anni, chi ha le possibilità si rivolge alla sanità privata. In Sicilia 700 mila persone hanno rinunciato a curarsi, 5 milioni e 700 mila è invece il dato italiano”.
“Caro vita, pensioni, diritto alla salute: sono tutti temi della legge di bilancio che noi contrastiamo – prosegue il segretario generale Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo – E’la quarta legge di bilancio di questo esecutivo ed è la peggiore: sono comparsi due elementi, uno è l’austerità e l’altro è il riarmo. Non è possibile che in una situazione di grave disagio sociale siano previsti 23 miliardi di euro per il riarmo e si continuino a tagliare sanità, istruzione, scuola e università, a danno dei cittadini più poveri. Proseguiremo anche dopo questa settimana a mobilitarci con le assemblee fino allo sciopero del 12 dicembre”.








