Nel mio intervento in Consiglio Comunale di Cefalù sulla “Relazione annuale del Sindaco”, ho voluto riaccendere i riflettori sul futuro del porto di Presidiana.
Una questione che il Sindaco, anche quest’anno ha inserito nella sua relazione con un passaggio nel quale ha ricordato, quanto aveva scritto nella relazione del 2024 e cioè la partecipazione del Comune all’iniziativa “Costa d’Oro Smart Land” (ITI – Interventi Territoriali Integrati), un programma che dovrebbe servire a reperire fondi europei per progetti strategici, in particolare per l’area portuale.
Il che significa che dopo un anno, che si è aggiunto ai precedenti dodici, per il futuro del porto, l’amministrazione nulla di concreto ha fatto.
Già lo scorso anno avevo sollevato la questione e, oggi, mi trovo costretto a ripetere le stesse domande di allora, perché di fatti il Sindaco non ha parlato.
Anzi, nel 2025, il futuro del porto è più opaco di quanto lo era nel 2024, quando il Sindaco nella sua relazione aveva aggiunto che 200.000 euro dell’avanzo di amministrazione, nel 2023, erano stati destinati alla progettazione del Piano Regolatore Portuale: uno strumento, a suo dire, fondamentale per dare finalmente una visione organica, concreta e realizzabile allo sviluppo dell’area portuale di Cefalù.
Ebbene:
che fine hanno fatto quei fondi?
Perché nella relazione di quest’anno il Sindaco non ha fatto cenno di quel piano regolatore?
Per il futuro del porto, cosa è stato effettivamente fatto negli ultimi dodici mesi?
Probabilmente perchè, anche sul futuro del porto la realtà è molto amara.
Negli ultimi dodici mesi il porto non è stato nell’agenda amministrativa del Sindaco ed egli, anche nella relazione di quest’anno, ha voluto parlarne nel tentativo, maldestro, di gettare fumo negli occhi o, come il suo vice è solito dire degli altri, per “confondere le acque”.
Pasqualino Turdo
Consigliere comunale “Innoviamo Cefalù”
