Di recente sono stati collocati in una parete inerte accanto alla Torre del Marchese di Geraci (1597)sotto la pizzeria “Il Casolare”, alcuni dipinti del Prof. Giacomo Di Marco.I pannelli sono stati realizzati con una tecnica raffinata. La pietra lavica, levigata precedentemente e dipinta con smalti ceramici, è stata prodotta dall’Azienda “Antonio Fratantoni” di Santo Stefano, mentre la Ditta di Pietro Cannella ha provveduto al fissaggio nella parete.
Un evento solenne che ha visto la partecipazione del Sindaco Pietro Musotto, della Giunta e del Consiglio comunale, del Parroco Don Alessio Corradino, dei Comandanti dei Carabinieri e dei Vigili Urbani. Un momento di grande orgoglio per la comunità, che ha visto trasformare uno spazio vuoto, inutilizzato,in un punto focale di bellezza e memoria: opere che uniscono arte e territorio.
La cerimonia di apertura della mostra, ideata dall’artista Di Marco e condivisa dall’Amministrazione comunale, ha dato senso ad una iniziativa che esalta un’opera pubblica e arricchisce di bellezza i valori culturali del territorio di Pollina e Finale.
Un luogo che da oggi invita residenti e turisti a riflettere, sognare e riscoprire il territorio attraverso l’arte.
Un’idea, un pensiero o un ricordo che si presentano alla mente, in un attimo diventano realtà, una realtà che abbraccia tutti gli amanti dell’arte e di chi si avvicina con curiosità per poi scoprire un minimo d’interesse e di ammirazione.Ciò induce ad una riflessione sul ruolo dell’arte come linguaggio universale capace di parlare anche a chi non lo cerca attivamente.
L’arte, secondo chi scrive, è un insieme di concetti, idee, emozioni, fatti e ricordi che stimolano la mente, attraverso le immagini.
Quella parete “sterile”, frammento di pensiero, èdiventata una realtà estetica che rispecchia i sentimenti e i pensieri dell’artista nell’ambito sociale.Un gesto che non solo celebra la creatività del Prof. Di Marco, ma che diventa patrimonio visivo e culturale per le generazioni future.
Lucio Vranca









