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Mons. Licciardi: pignorati i conti dell’Opera Pia Genchi Collotti di Cefalù

Il Presidente dell’ “Opera Pia Cav. Salvatore Genchi Collotti” don Giuseppe Licciardi ha diramato un comunicato in cui fa il punto della situazione sulla gestione dell’ente assunta nello scorso mese di aprile mettendo in luce il lavoro di risanamento e ottimizzazione della spesa svolto in questi mesi, la riqualificazione degli ambienti e della vita comunitaria ma lanciando anche un allarme sulla situazione attuale.Un pignoramento dei conti, frutto di un contenzioso avviato nel 2021, mette infatti a rischio l’operatività stessa dell’ente e la continuità dei servizi essenziali agli anziani ospiti della struttura.


Per evitare che tutto ciò accada l’ente ha chiesto la dichiarazione di impignorabilità delle somme necessarie al funzionamento dell’IPAB “in quanto – si legge nella nota – destinate alla cura, all’assistenza e al sostentamento quotidiano di persone fragili, le cui esigenze non possono essere subordinate a interessi patrimoniali”.
Il Presidente Licciardi ha tenuto a ringraziare i giovani professionisti che in questi mesi hanno affiancato gratuitamente e volontariamente il Consiglio di Amministrazione in questa opera di risanamento; la Segreteria, il personale amministrativo, l’Assistente sociale, gli Oss e l’infermiere, le cuoche e l’inserviente che con “straordinario senso di responsabilità, professionalità e dedizione” stanno continuando a prestare servizio “con la stessa generosità di sempre, pur in assenza temporanea di retribuzione” e ha espresso riconoscenza ai parenti degli ospiti e agli anziani perché “la tutela della loro dignità e del loro benessere abbiamo individuato la nostra priorità assoluta”.


Questo il testo integrale

Relazione sulla gestione dell’Opera Pia “Salvatore Genchi Collotti”

Da quando ho assunto la Presidenza dell’Opera Pia “Salvatore Genchi Collotti”, insieme alla Segretaria e ai membri del Consiglio di Amministrazione, ho ritenuto doveroso avviare un’attenta analisi della situazione dell’Ente, che per oltre un decennio era stato sottoposto a gestione commissariale da parte dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro.

All’atto dell’insediamento del Consiglio, avvenuto il 9 aprile 2025, ci siamo trovati di fronte a una situazione economico-finanziaria particolarmente delicata, segnata da un rilevante indebitamento, dalla presenza di contenziosi legali e da consistenti mancati versamenti contributivi, la cui entità complessiva risulta ancora in fase di piena definizione.

Tutelare il servizio agli anziani
Nonostante il quadro critico ereditato, l’Amministrazione ha scelto, fin da subito, di non compromettere in alcun modo la qualità del servizio offerto agli anziani ospiti della struttura. Anzi, proprio nella tutela della loro dignità e del loro benessere abbiamo individuato la nostra priorità assoluta.

Per far fronte alle difficoltà operative senza incidere negativamente sui servizi, il Consiglio si è avvalso della collaborazione gratuita e volontaria di giovani professionisti, che hanno messo a disposizione le proprie competenze con grande senso civico. Il loro contributo ha reso possibile l’avvio di un’importante azione di razionalizzazione e ottimizzazione della gestione interna.

Risparmi e ottimizzazione della spesa
Tra le prime misure adottate vi è stata la revisione dei contratti di fornitura: sono stati rinegoziati diversi accordi in essere e sono state ripristinate corrette procedure di gara, nel pieno rispetto della normativa vigente. Questi interventi hanno consentito una drastica riduzione dei costi, quantificabile in un risparmio annuo superiore a € 38.000.

Valorizzazione del patrimonio immobiliare
Parallelamente, si è intervenuti anche sul fronte del patrimonio immobiliare dell’Ente. Sono stati regolarizzati diversi rapporti attraverso la stipula di contratti di locazione e sono state avviate le pratiche di affrancazione di antichi livelli enfiteutici. Tali operazioni, oltre a sanare situazioni pregresse, sono destinate a generare nuove e importanti entrate a beneficio dell’Ente, contribuendo a rafforzarne la sostenibilità economica nel medio-lungo periodo.

Riqualificazione degli ambienti e della vita comunitaria
In questi mesi abbiamo voluto restituire dignità e calore umano alla struttura. Sono stati riorganizzati gli spazi interni, riqualificati i locali esistenti, creati nuovi ambienti di incontro per gli anziani e i loro familiari, e potenziati i laboratori creativi. Tutti questi interventi sono stati realizzati senza alcun aggravio di spesa per l’IPAB, grazie a una gestione oculata, al supporto volontario di professionisti sensibili alla missione dell’Ente.

Gestione delle criticità sopravvenute
Nel momento in cui iniziavano ad emergere i primi segnali di ripresa e stabilizzazione, si è abbattuto un fulmine sulla già fragile situazione dell’Ente: due atti di pignoramento, frutto di un contenzioso (avviato nel 2021) tra l’Ente e due ex lavoratrici, per un importo complessivo pari a € 145.123, hanno determinato il blocco temporaneo del conto corrente dell’Opera Pia, compromettendo seriamente la gestione quotidiana e la capacità operativa della struttura.

Si è trattato di un evento critico, che ha aggravato una condizione economica già compromessa e ha posto a rischio la continuità dei servizi essenziali. A tutela della sopravvivenza dell’Ente e, soprattutto, nel superiore interesse degli anziani ospiti, l’Amministrazione ha immediatamente presentato opposizione al Tribunale di Termini Imerese, chiedendo la dichiarazione di impignorabilità delle somme necessarie al funzionamento dell’IPAB, in quanto destinate alla cura, all’assistenza e al sostentamento quotidiano di persone fragili, le cui esigenze non possono essere subordinate a interessi patrimoniali.

Tale situazione potrebbe configurare gravi ipotesi di interruzione del servizio, con potenziali responsabilità, che non possono in alcun modo essere imputate all’attuale Amministrazione opponente.

Ringraziamenti
Per quanto sopra, al momento presente, desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento alla Segretaria e al personale amministrativo, all’Assistente sociale, agli OSS, all’infermiere, alle cuoche e all’inserviente che, con straordinario senso di responsabilità, professionalità e dedizione, continuano a prestare servizio con la stessa generosità di sempre, pur in assenza temporanea di retribuzione.

Non possiamo esimerci dall’esprimere riconoscenza ai parenti dei nostri ospiti, che hanno ben compreso le difficoltà contingenti, manifestando pieno sostegno e vicinanza morale. Ai nostri anziani, che anche questa mattina, durante il consueto incontro del martedì, con il loro sorriso e il loro affetto mi hanno saputo infondere forza e fiducia, va il mio e il nostro più sentito ringraziamento.

La loro serenità, nonostante le difficoltà del momento, è per tutti noi un esempio straordinario di umanità e ci sprona a proseguire il nostro impegno quotidiano con rinnovata determinazione e dedizione.

Il Presidente
don Giuseppe Licciardi

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