Quest’anno l’autunno è stato molto bello, nei pochi vigneti rimasti, l’uva è stata raccolta con serenità.Le strade,le vie, le viuzze, i “vaneddra “,i curtighi caratteristici del Borgo,sono rimasti sempre più solitari,senza la presenza delle persone,regna il silenzio.I pochi che hanno vendemmiato,le botti li hanno riempite,in quanto la produzione è stata buona.
Nelle vie,le poche case abitate,i passanti potevano sentire l’odore del mosto e del cotto,che serve per aromatizzare le botti.Questo è invece il periodo della raccolta delle olive.All’orquando si muovono le braccia,le mani ed i mezzi per facilitare la caduta delle olive,nelle reti accuratamente sistemate attorno all’albero,si ha l’impressione che stia arrivando la prima grandine autunnale,ma di olive.
Le giare si riempiono, saranno colme di olio che sprigionerà tutta la sua fragranza.Qualche bottiglia si mette da parte,perché è usanza e tradizione che si deve preparare qualche fetta di pane caldo, con un filo di olio appena uscito dal frantoio.Dalle case abitate si sente anche l’odore delle castagne abbrustolite miste alla frutta secca,noci,noccioline e mandorle.
Strada facendo, si incontra qualche amico,che ti racconta di avere raccolto dei funghi e ti racconta anche come vengono consumati; quelli piccoli ” ngranciati con pomodorino e messi successivamente nel piatto con la pasta;mentre quelli più grandi vengono arrostiti,con sopra un filo di olio, un po’ di sale e spezie (e bidi chi mangi).
Questo è per certi aspetti l’ambiente che si respira nel periodo autunnale nel paese di Geraci Siculo.Si respira ancora oggi un’atmosfera incantata,ambiente tranquillo,prodotti genuini,aria salubre,acqua incontaminata,gentilezza innata tra i paesani,cordialità e tanti altri elementi che creano un’ambiente unico ed ideale per coloro i quali sentono la necessità di trascorrere un periodo di riposo.
I geracesi mantengono ancora con rispetto le proprie tradizioni e le proprie usanze, guardano con tanta ammirazione al proprio passato, ricco di eventi storici non indifferenti, ma il proprio animo l’hanno proiettato verso il futuro. Geraci è stato ed è un borgo straordinario, le sue origini sono medioevali.
Non è solo un paese che fa parte delle montagne delle Madonie e poggia sopra un costone di roccia, ma è una realtà che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un punto di riferimento, da definire in parte, culla storica della nostra Sicilia. Geraci è un paese, un gioiello che non si nasconde, si trova a quota 1.100 s.m.,dove si lascia ammirare da tutti.
Un luogo che nel suo silenzio,la sua solitudine e la sua maestosa bellezza, custodisce, conserva tanti segreti antichi e testimonianze che lo rendono un paese unico.
Giacomo Miriana








