A PETRALIA SOPRANA UN “CANTO DI RIVOLTA” PER LA PALESTINA LIBERA
La denuncia del genocidio al Festival Comet Poesia 2025 coi Pupi di Surfaro e il video-mapping di Leonardo Bruno
Si è conclusa lo scorso 10 agosto la 9^ edizione del Festival Comet Poesia a Petralia Soprana; un’edizione dedicata alla causa, alla dignità e alla libertà del popolo palestinese. In particolare, l’evento finale “Haurire Lucem” in Piazza Duomo ha interamente incentrato i suoi contenuti artistici sulla tragedia del conflitto israelopalestinese e sul genocidio in atto nella terra di Palestina. «Abbiamo concluso come abbiamo cominciato» – dichiara il direttore artistico dell’evento Agostino Messineo Alfiere – «ossia sventolando o affiggendo in tutti i nostri eventi di questa edizione due bandiere che rappresentano, rispettivamente, la dignità e la libertà di un popolo, quello palestinese, vittima dell’ennesima aberrazione umana e il più grande dono disdegnato che ci era stato concesso in principio: la pace. Abbiamo ancora una volta legato strettamente il palcoscenico e i contenuti artistici quali la poesia, la musica, il teatro e la video-art alle istanze sociali, ai valori che ci contraddistinguono e ai problemi del mondo contemporaneo». Protagonisti assoluti della serata i Pupi di Surfaro, i quali hanno alternato i monologhi teatrali di Salvatore Nocera alle sonorità e alla scrittura musicale della loro storia discografica. Altro “protagonista” della serata, oltre il video-mapping, il momento iniziale dell’evento che ha visto la magistrale video-proiezione mappata a cura di Leonardo Bruno, con la voce e la poesia “La sposa di Gaza” di Santi Cicardo: un intreccio tra una voce profonda e tagliente e un cut up lento e calibrato, in cui la luce tremolante delle candele ha guidato il pensiero verso un altare invisibile dove riposano le memorie di migliaia di bambini, di uomini e di donne spazzati via dalla barbarie della guerra e della sopraffazione. Alla fine, decine di candele sono state deposte in rispettoso silenzio dal pubblico poiché “ogni fiammella era un nome, una storia, una vita strappata alla vita.” «Vorremmo vivamente che il messaggio del “canto di rivolta contro l’ingiustizia” del nostro Festival – continua Messineo – si diffondesse a macchia d’olio e quante più realtà – singoli cittadini, festival, artisti e istituzioni politiche – si dedicassero alla causa palestinese». Il Festival si è aperto giovedì 7 agosto con l’aperitivo letterario “Ciccuzzu murìu e ‘u cuntu finìu” e il trekking urbano “Fuori/Dentro il Borgo” a cura di Giovanni Macaluso. Venerdì 8 agosto è stata la volta del momento di “MeditAzione” guidata presso il Belvedere di Loreto a cura di Satyavan Giri e Rosalia Forestieri. Sabato 10 agosto ha avuto luogo, presso il Circolo di Cultura, la “Cerimonia di Premiazione” della 3^ edizione del Premio Letterario Comet Poesia: ad aggiudicarsi il 1° premio il poeta trapanese Gioacchino Di Bella con il brano “Libbra di costa”; 2° classificata la poetessa abruzzese Lorena Marcelli con “In lode del nulla che canta”; 3° classificato il poeta bolognese Paolo Marzocchi.

















