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AEC – auspica la ricostruzione della linea siciliana  Castelvetrano – Porto Empedocle,  tanto cara a Camilleri

AEC (Associations Européenne des Cheminots), commentando il libro di Andrea Camilleri (1925 – 2019) “Il Casellante”, a un secolo dalla nascita dello scrittore, auspica la ricostruzione della linea Siciliana Porto Empedocle – Castelvetrano chiusa nel 1986.

«Lo scorso sabato il maestro Camilleri, grande uomo di cultura, avrebbe compiuto 100 anni, per omaggiare il nostro scrittore preferito, volevamo parlare di uno dei suoi libri che più preferiamo, “il Casellante”. 

Il libro

Questo libro, narra le vicende avvenute in un casello lungo la linea Castellovitrano – Vigata durante la seconda guerra mondiale. “Il Casellante” è ambientato nel 1940, l’anno dell’entrata in guerra dell’Italia sotto il regime fascista. A Nino è capitata la fortuna di vedersi assegnata, la sorveglianza di un casello ferroviario sulla linea costiera a binario unico, che andava da Vigata a Castelvetrano, percorsa da un trenino a vapore. Sul treno si affolla una varia umanità di abituali passeggeri che durante i lentissimi viaggi aveva modo di conoscersi e di stabilire tra loro rapporti di amicizia al punto che se un consueto passeggero ritardava il suo arrivo, il capostazione faceva rimandare la partenza del treno per aspettarlo. In tutto il libro si rincorrono continuamente vicende belle, brutte sempre con il sottofondo della guerra.

La linea ferroviaria Castelvetrano (Trapani) – Porto Empedocle (Agrigento)


Questa linea ferroviaria (di cui parla nel libro: la linea Castellovitrano – Vigata) è esistita veramente, collegava Castelvetrano (Trapani) con Porto Empedocle (Agrigento), 123 km di binario a scartamento ridotto che univa paesi sul mare o tra le colline tra il trapanese e l’agrigentino, facendo ammirare ai viaggiatori la vista dei templi Greci di Selinunte e di Agrigento. Una linea a scartamento ridotto, inaugurata completamente nel 1923 e purtroppo chiusa tra il 1978 e il 1986. Oggi se ripristinata, come auspichiamo fortemente noi di AEC, sarebbe una forte attrattiva turistica – culturale e una occasione di sviluppo economico – sociale dell’intero territorio.

La linea ferroviaria Castelvetrano – Porto Empedocle non è più attiva per il servizio passeggeri regolare dal 1985. Si trattava di una linea a scartamento ridotto che collegava la costa meridionale della Sicilia.

Tuttavia, il tratto tra Agrigento Bassa e Porto Empedocle è stato riattivato per un servizio turistico gestito da Fondazione FS Italiane. Questa tratta è conosciuta come la “Ferrovia dei Templi” e permette di viaggiare attraverso la suggestiva Valle dei Templi, patrimonio dell’UNESCO». Gen. (riserva) Mario Pietrangeli. Vice presidente nazionale AEC.

Giuseppe Longo

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