Un Tesori Pass del tutto inedito, un vero “passaporto per la bellezza” per godere il festival a 360 gradi, da ospite privilegiato: è la sorpresa delle Vie dei Tesori che da venerdì (10 ottobre) aprirà la sua diciannovesima edizione a Palermo. Pensando ai visitatori più appassionati e ai turisti, ecco nascere questa card che consente di visitare tutti i luoghi del programma: una visita a luogo, saltando la coda. Uno strumento di visita che è integrato, grazie alla collaborazione con l’Amat, con il sistema di trasporto pubblico urbano: esibendo il TesoriPass si avrà diritto, durante i sei weekend del Festival, a un biglietto ridotto, per la singola corsa, su tutti gli autobus e i tram della città da acquistare con le App MyAMAT e Palermobilità. “AMAT sposa l’iniziativa delle visite del museo diffuso de Le Vie dei Tesori attivando una promozione per incentivare l’uso dei sistemi di mobilità sostenibile in città” spiegano da AMAT.
È un’ulteriore collaborazione con AMAT che dal prossimo weekend apre per Vie dei Tesori sia i depositi di via Roccazzo che quelli di via Castellana, un vero viaggio storico nell’universo dei trasporti cittadini, da un nostalgico autobus del 1966 ai moderni tram; e si visiterà anche la sala di controllo.
Il festival è quindi pronto a partire per il primo dei sei weekend in programma: per più di un mese – da venerdì 10 ottobre a domenica 16 novembre – la città sarà un unico museo a cielo aperto, con il sistema digitale e smart che è ormai diventato un marchio di fabbrica, e con un portale web tutto nuovo dove navigare tra luoghi, esperienze, degustazioni e passeggiate. A partire proprio dall’attesa chiesa dello Spasimo che riapre dopo i restauri che continuano a svelare sorprese: dopo l’inaugurazione di venerdì con il sindaco Lagalla, sarà visitabile per tutto il festival.
Altra novità sono i luoghi legati alla collaborazione con il Demanio dello Stato: si scopre dopo un quarto di secolo l’ex Palazzo delle Finanze che un tempo lontano ospitò le malsane carceri della Vicaria, le segrete stanze della tortura, e che nell’800 rinacque in stile neoclassico. Sarà visitabile sia di giorno sia in serale, dalle 20 alle 23, con una speciale visita arricchita da un mapping di Odd Agency finanziato dal Comune di Palermo.
Tra sofferenza e speranza, si guarda anche alla Real Casa dei Matti, il primo manicomio “moderno” d’Europa, dove il barone Pietro Pisani accoglieva i malati di mente in modo umano. Aprono anche lo splendido Convento di Santa Maria degli Angeli (La Gancia) e Palazzo Marchesi, che fu tribunale della Santa Inquisizione prima dello Steri: poi ritornò ai Gesuiti, divenne sede del Genio militare e dell’Intendenza di Finanza, ma le bombe del 1943 lo distrussero in buona parte.
Oggi è in attesa di un recupero, ma ospiterà Uno sguardo sulla coscienza, installazione ideata dai giovani affidati ai servizi sociali del Malaspina, nata con il coordinamento di Alessandro Ienzi e con il supporto di Raizes, Lions Palermo e Fondazione Mediolanum. È lo sguardo dei giovani sul mondo contemporaneo, tramite oggetti scelti per raccontare le loro vite, prima e dopo: ogni oggetto può avere significati differenti, a seconda di come viene letto.
E si potrà visitare per la prima volta il Crocifisso di Navarrete, scoperto durante i lavori di recupero di Porta dei Greci, a cura dell’ANCE.
Per questo e il prossimo weekend (solo sabato e domenica) si entrerà alla Banca d’Italia, ma sono aperti per tutto il festival il palazzo del Provveditorato alle Opere pubbliche; la Gipsoteca di Palazzo Ziino che racchiude la storia della scultura in città; la LUMSA e, tra le collezioni scientifiche, il Museo di zoologia Doderlein e la Collezione di anatomia (unica possibilità, questa domenica); le sorgenti del Gabriele .
Aprono gran parte delle chiese che fanno parte del programma, ma solo questa domenica la cinquecentesca chiesa di Santa Venera con il suo giardino; e poi tre oratori, San Lorenzo, San Mercurio e San Pietro ai Crociferi. Saranno disponibili alle visite numerosi palazzi nobiliari (solo domenica lo straordinario Palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo), ma anche Villa Boscogrande tanto amata da Visconti, dove sono esposte le foto di set storici (a partire proprio dal Gattopardo) di Nicola Scafidi.
Poi Villa del Pigno, Villa Gallidoro, Villa Castelnuovo; e a Villa Pottino questo sabato (e poi soltanto il 25 ottobre) si affaccerà di nuovo l’ironico fantasma di zia Mimmi interpretato da Stefania Blandeburgo. Invece sarà una cameriera curiosa (interpretata da Francesca Picciurro) a condurre una visita speciale, tra aneddoti e personaggi, alla scoperta del Grand Hotel et des Palmes: nei pomeriggi del festival, tre turni di visita.
I LUOGHI DELLA LEGALITà. La collaborazione con le istituzioni dello Stato porterà Le Vie dei Tesori dentro la Caserma Lungaro della Polizia di Stato con la sala operativa che tiene gli “occhi sulla città”; nella Caserma dei Vigili del Fuoco con le camionette pronte a scattare in caso di emergenza; tra i piloti a Boccadifalco, con due diversi percorsi tra i reparti volo delle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri); si ritorna dentro il carcere dell’Ucciardone o in Questura dove la visita al Museo della Memoria è guidata dai poliziotti. Ma si entra anche per la prima volta a Casa di Paolo, la casa di famiglia di Borsellino che il fratello del giudice, Salvatore, ha trasformato in un presidio di legalità alla Kalsa. E, fuori porta, anche la Casa della Memoria di Peppino e Felicia Impastato, e il nuovo MuST23 creato a Capaci dove si rivivono i momenti che seguirono la strage del 1992; al Giardino della Concordia, alla Camera dello Scirocco (confiscata alla mafia e recuperata) e alla Casa di Padre Puglisi. I luoghi dell’accoglienza: la Casa Lavoro e Preghiera Padre Messina, ma soprattutto domenica si ritorna da EDIGA, il rifugio dei gatti abbandonati: l’anno scorso le adozioni furono sette.
ESPERIENZE. Di terra, di mare, di cielo; il racconto affidato agli storici; i laboratori degli artigiani. È proprio il concetto di “esperienza” a scorrere in tanti rivoli affascinanti, da sottoterra al cielo, dai qanat arabi ai voli in Piper e in elicottero, per osservare Palermo dall’alto; e una visione a metà si avrà anche da Pizzo Sella, andando a far visita a una piccola comunità buddista. O dal mare, seguendo il waterfront visto dalla famosa imbarcazione Lisca Bianca, e i tour in barca tra grotte e ninfei, ma anche i trek&snork (tra trekking e snorkeling) a Capo Gallo; da Raffaello Piraino, invece,vi racconteranno abiti e accessori attraverso i secoli. E i laboratori dove ascoltare gli artigiani: negli atelier di cucito della Sartoria Sociale per scoprire come il riciclo può divenire etico, da Coccadoro per scoprire cosa sia l’upcyclinge. Da non perdere, ad Altavilla Milicia, il delicato Museo degli ex voto sbalzati sulle scatolette di latta delle sardine. Domenica anche la visita al tramonto all’Orto Botanico e la passeggiata in quota a Monte Pellegrino. Tre le visite con degustazione: sabato un aperitivo sotto gli affreschi di Palazzo Bonocore, e allungando una mano parrà di toccare la Fontana Pretoria; ma si andrà anche a cercare avocado, manghi e papaya da Donna Alba, mentre a Villa Trabia aprirà sabato WineSicily con le sue masterclass per winelovers e non solo. Al Museo delle Marionette si potrà assistere agli spettacoli di pupi.
Legata anche al progetto Interreg Italia-Malta dedicato all’accessibilità del patrimonio chiamato CHORAL, l’esperienza immersiva a Villa Trabia dove, grazie alla realtà virtuale, si vedrà rinascere Villa Deliella, il gioiello di Basile abbattuto in una notte nel 1959, progetto in collaborazione con la casa editrice Kalòs.
Ritorna la collaborazione con l’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani che riallestirà lo “studio” in piazza Verdi nel quale i fisioterapisti saranno a disposizione per consulenze funzionali garantendo la massima privacy (contributo simbolico di 5 euro devoluto interamente in beneficenza).
Le vie dei Tesori mette in rete istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto; è patrocinato quest’anno dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, è sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo, dalla Città metropolitana di Palermo, da Unicredit come main sponsor, Poste Italiane, Gruppo Mangia’s, ENAC, ENAV, AMAT, AMAP.
Il Festival cammina sulle gambe di 150 giovani esperti del patrimonio, e 600 studenti, coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro, grazie alla convenzione con l’USR, l’Ufficio scolastico regionale.
Il calendario è disponibile sul sito www.leviedeitesori.com dove si trovano anche notizie, curiosità, schede per ciascuna città, e sulla App Le Vie dei Tesori.








